domenica 21 aprile 2013

Lo scorrere del tempo


Gli strumenti di misurazione del tempo più diffusi nel Gaimat sono la meridiana e la clessidra a sabbia. Quest'ultima, ha trovato nel regno di Lothriel la sua massima perfezione tecnica e artigianale, tanto che in gran parte del continente si è diffusa l'espressione "arrivare con l'ora di Lothriel" per indicare una sorprendente puntualità; e al contrario, "non avere una clessidra di Lothriel", si usa per indicare un forte ritardo.
Alcuni popoli, poi, sono del tutto privi di strumenti di misurazione del tempo, ma non per questo non hanno sviluppato delle abilità alternative per sapersi orientare attraverso le stagioni. Gli Elfi Asi, ad esempio, per sapere con esattezza in che periodo dell'anno o del giorno si trovano, sanno osservare con estrema attenzione i segnali della natura: la posizione del sole nel cielo, la comparsa di particolari fiori o frutti, l'arrivo o la partenza di uccelli migratori, ecc...

Per il computo del tempo, il sistema universalmente accettato è quello messo a punto dai sacerdoti Pirin. La più lunga unità di misura del tempo è l'heew (era o epoca). L'inizio e la fine di una heew sono caratterizzati da eventi "epocali" appunto, che cambiano radicalmente l'aspetto del mondo o il grado della civiltà, ma non esiste una durata prestabilita dell'heew. In una heew possono susseguirsi diversi tylashi (secoli). In un tylash si contano cento thempeii (anni), e ogni thempei è suddiviso in dodici puktehi (mesi). Un pukteh può essere composto da ventinove, trenta o trentacinque luxei (giorni), come indicato nel calendario riportato a pag. 460 del romanzo "Le memorie di Helewen". 
Un luxe si compone di sei kal (ore) diurne e sei kal notturne. Le kal diurne vengono determinate dalla posizione del sole nella sua traiettoria celeste, e la loro lunghezza non è fissa, ma varia a seconda dei giorni dell'anno. Perciò, ad esempio, le prime tre kal di un luxe sono trascorse se il sole è arrivato allo zenith. Sei kal sono trascorse nel momento in cui il sole tramonta. Se ci si trova in estate, di conseguenza, una kal è più lunga che in inverno, e viceversa. Le kal notturne, che iniziano al tramonto e terminano all'alba, sono invece determinate dalla posizione degli astri nel firmamento. 
Non vi sono unità di misura del tempo più brevi della kal. Il termine Pirin che più si avvicina al nostro concetto di minuti è ilimque (ilimquen al plurale), che si potrebbe tradurre come "momento", "attimo", "istante"; ma non si tratta, in realtà, di un tempo quantificabile oggettivamente. Questo non dovrebbe sorprendere più di tanto, se si considera che la vita dei popoli del Gaimat non è scandita da ritmi frenetici. Nel caso di competizioni sportive o corse di cavalli, si dice soltanto che un atleta (o un destriero) è stato più veloce o meno veloce degli altri, senza quantificare questa velocità con un computo esatto, o si dirà che ha distanziato gli altri di un certo numero di passi...



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