mercoledì 12 marzo 2014

Gli eroi del fronte orientale



Ridearus e Ilsiser, i prodi guerrieri della città di Nothron Bin, sono tra gli ultimi rappresentanti di un antico lignaggio di eroi che per millenni hanno garantito la difesa dei confini orientali del continente dalle invasioni barbariche. Ma non è tanto l'eroismo di alcuni individui, quanto piuttosto la coesione e l'affiatamento dei loro eserciti, che hanno reso davvero possibile la resistenza. Le armate di Nothron Bin hanno saputo adattarsi, attraverso i secoli, al combattimento contro le orde dei barbari, sviluppando tecniche, armi e strategie sempre più raffinate per contrastare questo tipo di minaccia. I barbari sono guerrieri molto rapidi e furiosi, devastanti nel brandire le loro armi rudimentali, e capaci di addestrare fiere selvagge al combattimento (lupi, grossi bovini...). Tuttavia, essi non combattono in formazioni ordinate, e tendono ad attaccare in piccoli gruppi sparsi. Le truppe di fanteria di Nothron Bin, al contrario, si schierano in lineari falangi armate di lunghe sarisse, opponendo così un muro irto di lance agli assalitori. I soldati sono corazzati in modo piuttosto leggero (cuoio e scaglie di bronzo) per poter mantenere una certa agilità che faciliti gli spostamenti: questo permette loro, da un lato, di sostenere lunghe marce nelle terre selvagge e, dall'altro, di far fronte ai continui cambi di direzione dei barbari sul campo di battaglia. La cavalleria, composta in genere da alleati provenienti dal nord, anch'essa armata in modo leggero per mantenersi veloce e precisa, entra in gioco prima delle falangi per spezzare gli eserciti nemici prima dello scontro definitivo e cercare di colpire i grossi animali (come tori e bisonti) prima che questi si infrangano contro la fanteria rischiando di portare lo scompiglio nelle falangi.


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