martedì 30 settembre 2014

Archi e arcieri




Le diverse civiltà del Gaimat hanno sviluppato varie tipologie di archi, spesso associate ad una particolare modalità di utilizzo. I Pirin sono il popolo che più ha perfezionato la tecnica costruttiva, ottenendo armi molto precise anche a grande distanza. Gli archi di Lothriel sono tuttavia rari e pregiati: spesso rivestiti in avorio, madreperla, o metalli preziosi, con frecce dalle punte in quarzo bianco o placcate d'oro (talvolta investite di poteri magici al momento della loro forgiatura). Se ne vedono raramente sui campi di battaglia del continente e quelli che vengono venduti dai mercanti sono talmente costosi che chi li acquista, in genere, preferisce esporli come oggetti ornamentali nella propria magione. Anche a Lothriel queste armi sono perlopiù usate a scopo cerimoniale. 
Il popolo dei Duharion ha sviluppato invece un'eccellente industria di archi da guerra per fanteria, di fattura resistente e ottima flessibilità (notevole, in particolare, l'industria della città di Duhjum). Sono archi lunghi a curvatura unica, solitamente in legno di tasso, dalla gittata molto estesa. Superano, in questo, gli archi (più corti) usati dai Sandarion, e sono perciò superiori a questi ultimi sul piano bellico. 
Archi meno potenti ma utilizzati con incomparabile maestria hanno valso molte vittorie anche alle Welahirin (Amazzoni) del deserto. Si tratta, in questo caso, di archi ricurvi e compositi, più leggeri e di dimensioni più piccole, che possono essere maneggiati con agilità anche a cavallo.


martedì 23 settembre 2014

Eselmir: appunti sullo sviluppo del personaggio



Decidere l'aspetto di Eselmir (il protagonista dell'omonimo videogame in corso di sviluppo da parte di Stelex Software in collaborazione con Sebastiano B. Brocchi) ha richiesto una riflessione ponderata, che tenesse conto di diversi fattori. In primo luogo, il personaggio doveva necessariamente e immediatamente richiamare visivamente l'universo della saga e in particolare l'aspetto dei Pirin così come vengono descritti e illustrati nel romanzo. Allo stesso tempo, però, avrebbe dovuto possedere degli elementi distintivi che lo identificassero facilmente come un personaggio del tutto nuovo. 


Si doveva tener conto del fatto che Eselmir fosse un sacerdote, e come tale avrebbe indossato un certo tipo di abbigliamento e avrebbe dovuto emanare un'aura piuttosto solenne, ricordandosi al contempo che la sua avventura l'avrebbe portato a diventare un'uomo d'azione, per cui era necessario un certo physique du role.
Ecco quali sono stati i principali elementi che, alla fine, sono stati selezionati per definire l'aspetto del nostro eroe:

  • Il volto di Eselmir è quello di un uomo sulla trentina, apparentemente più maturo a causa di barba e capelli bianchi   tipici del suo popolo. Una sintesi ideale delle caratteristiche di Osondel e Helewen, i due sovrani Pirin ai quali sono in gran parte legate le vicende descritte nel primo volume della saga; ma, almeno in parte, anticipa alcuni tratti somatici degli eroi che incontreremo nel seguito della saga, in particolare i due figli di Helewen. In questo modo Eselmir si pone come "ponte" estetico tra personaggi già conosciuti ai lettori e altri che si imporranno negli eventi futuri. Questo non per motivi di parentela, in quanto Eselmir non fa parte della famiglia reale, bensì per creare una sorta di continuità estetica tra i protagonisti della saga letteraria e del videogioco. 
  • L'acconciatura di Eselmir, sia per quanto riguarda i lunghi capelli che per la barba tagliata a pizzetto, ricorda quella di Helewen, ma si differenzia in quanto Helewen porta due lunghe ciocche di capelli che, dalla fronte, si dipartono cadendo ai lati del viso; mentre Eselmir ha quattro lunghe trecce, simili a quelle portate dai Nativi americani. 
  • Il diadema serpentiforme dorato di Eselmir permette di riconoscerlo come appartenente al clero. Si tratta, infatti, del gioiello indossato dai sacerdoti del regno di Lothriel (vedi nostro articolo del 14 aprile 2013). 
  • L'abbigliamento rispecchia lo stile tipico dei Pirin. Rispetto agli abiti indossati da Osondel e Helewen o agli altri visti nel romanzo, quello di Eselmir è privo di maniche: un dettaglio, questo, che permette di mostrare le braccia robuste del sacerdote (ornate da due bracciali sui bicipiti), il quale dovrà suo malgrado, in più di un'occasione, contare sulla propria forza fisica per affrontare le molte insidie che gli riserverà il suo viaggio. Da notare che sul gonnellino, il busto e i lunghi guanti, ricorre molto spesso la geometria a goccia del petalo di loto, il fiore simbolo dei Pirin e del loro regno. 
  • Il fodero della spada fissato alla cintura è un chiaro indizio del fatto che la vita di Eselmir non sarà solo... contemplativa. Nel corso del gioco, il nostro sacerdote avrà modo di utilizzare diverse armi, ma nessuna gli servirà di più dell'ingegno...





lunedì 8 settembre 2014

Gli alti pascoli di Lothriel



Gran parte della pastorizia nel regno di Lothriel è concentrata sui pascoli montani che si trovano al di sopra del limite boschivo. Mentre i fianchi esterni dei monti (cioè i versanti che si affacciano sui regni confinanti) sono impervi e innevati, del tutto ostili alla vita, quelli interni (affacciati sul lago Mystir) sono caratterizzati da pendii più dolci e terreni fertili adatti al pascolo. Le tipiche vacche lanose di Lothriel sono i bovini allevati alle più elevate altitudini in tutto il continente. Di queste e di altre specie autoctone si parla alle pagine 93 e 94 del romanzo "Le memorie di Helewen".